Tagungsbeitrag

Schiavi, Luigi Carlo:

Recenti ricerche (e qualche novità) sui cantieri di S. Michele di Pavia e S. Ambrogio di Milano

Benché sia da sempre considerata un edificio esemplare del romanico europeo la basilica di S. Ambrogio di Milano non è stata ancora interessata da uno studio filologico e archeologico completo, e le ipotesi sulla cronologia delle sue pozioni di fabbrica rimangono assai diversificate. Gli studi più analitici rimangono quello di J.E. McKinne del 1985 e quello, che prende le mosse dai restauri ottocenteschi di Mons. Rossi, di Giuseppe Rocchi del 1997: ma entrambi giungono a conclusioni non perfettamente condivisibili. Scopo di questo saggio è portare nuovi dati di osservazione su porzioni trascurate dell’edificio (in particolare matronei e sottotetti del settore absidale e delle navate), con il fine di perfezionare la sequenza delle fasi costruttive di S. Ambrogio. Lo studio prende in esame anche il perimentrale nord e il Campanile dei Canonici, dove è possibile mettere in luce diverse tracce relative, con buona probabilità, a cambi di progetto architettonico. Lo studio presenterà anche i dati delle ultime ricerche su S. Michele Maggiore di Pavia, basilica come noto strettamente legata lacantiere ambrosiano, e in particolare la riscoperta degli ambienti della Canonica, databile alle fine del XII secolo.

Despite being always regarded as a prime example of European Romanesque architecture, a whole philological and archaeological study pertaining to the basilica of Sant’Ambrogio in Milan is still missing, and the hypotheses relating to the chronology of the building bodies are extremely diversified to this day.

The study by J.E. McKinne [1985] and the one by Giuseppe Rocchi [1997] - this one moving from the restoration works headed by Monsignor Rossi in nineteenth century - remain the most analytic surveys; nevertheless, the findings they reach are not entirely supportable. This essay aims to provide new observations concerning some of neglected building bodies - specifically, the galleries and the spaces below the apse and aisles roof - in order to refine the sequence of Sant’Ambrogio’s building phases. The study covers the northern perimeter and the bell tower called ‘Campanile dei Canonici’ as well, where we can see several traces very probably related to the architectural project changes. The study will also present the observations resulting from the last surveys concerning San Michele Maggiore in Pavia - commonly known as closely related to Sant’Ambrogio - specifically focusing on the canonical house, recently revealed and dating around the late 12th Century.